The Society Magazine – Decrypting Tomorrow #4
Deep Tech: reinventare il futuro


 
di Massimiliano Dendi and Shubhangi Sharma
1 Marzo, 2022

Un’ondata di tecnologie innovative piuttosto recente e ancora alle prime fasi, in grado di portare nuove soluzioni che potrebbero spingere il progresso umano a livelli senza precedenti

Il mondo ha aspettato con il fiato sospeso quando ai migliori bioscienziati del mondo è stato assegnato il compito di creare un vaccino abbastanza efficiente da essere somministrato alla maggior parte della popolazione umana e in grado di abbassare i tassi di mortalità causati dal SARS-COV 2 o Coronavirus, con la speranza di tornare alla normalità nel minor tempo possibile. Su un altro fronte, di recente, abbiamo visto un aumento degli imprenditori che stanno entrando nell’industria spaziale, che ha portato all’invio di razzi nella ionosfera, allo sviluppo di razzi per il lancio orbitale e a voli spaziali turistici suborbitali. Ignorando le critiche morali nei confronti di queste imprese, questa corsa allo spazio sta avvicinando il mondo a viaggi spaziali più accessibili, un aspetto che ha catturato l’immaginazione del pubblico. Lo sviluppo di un vaccino efficace in meno di un anno e una serie di missioni aerospaziali di successo hanno riacceso l’attenzione sulle nuove capacità dell’umanità di produrre innovazione in tempi rapidi. E non solo in virtù della biologia molecolare e dell’aerospazio, ma anche dei notevoli progressi in diversi campi come l’informatica quantistica, la biologia sintetica, le tecnologie climatiche, la scienza dei materiali, che porteranno a enormi scoperte tecnologiche. Tutti questi disparati gruppi di industrie formano un’ondata tecnologica abbastanza recente che è ancora nelle sue fasi iniziali, chiamata Deep Tech.

Uno sguardo ravvicinato al Deep Tech

Secondo la testata online specializzata in start-up TechCrunch, Deep Tech è il termine generico per indicare le tecnologie che non si concentrano su servizi all’utente finale. Viene definita dalla combinazione di ambizione visionaria, ricerca fondamentale e pragmatismo commerciale. Se continuiamo a prendere in considerazione l’esempio precedente, sebbene società come Moderna e Pfizer abbiano compiuto una grande impresa, è pur vero che hanno anche beneficiato del lavoro di molti altri, inclusi governi, università, Venture Capital e grandi imprese. Le iniziative di Deep Tech riuniscono talenti disparati, quali ingegneri, scienziati e investitori, per sviluppare soluzioni innovative che potrebbero portare il progresso dell’umanità a un livello senza precedenti. Per esempio con lo sviluppo di tecnologie per combattere l’incombente crisi del cambiamento climatico o per costruzioni futuristiche, come macchine volanti e droni, o lo sviluppo della biologia sintetica per eliminare l’insicurezza alimentare e il maltrattamento degli animali. Ovviamente, queste soluzioni richiedono ingenti fondi di ricerca e sviluppo, e possono essere necessari diversi anni per sviluppare i primi prototipi. La maggior parte delle soluzioni sono fisiche, anziché basate sui software. Ci sono molte aziende che stanno sviluppando soluzioni tecnologicamente avanzate su cui vale la pena investire: auto volanti, consegne istantanee a domicilio di beni essenziali, un mondo più connesso sono alcune delle principali aspettative della maggior parte delle persone, e a cui si pensa quando si immagina il futuro. Molte aziende del settore aerospaziale stanno producendo droni operativi nei settori specifici appena menzionati, che forniscono un enorme potenziale di investimento pur rispettando l’ambiente. Ci sono anche possibili esempi di investimento di prodotti in fase di sviluppo, che possono influenzare comportamenti basilari, come il modo in cui mangiamo e ci vestiamo. Cibo e pellame cell-based offrono un’incredibile opportunità, perché offrono al mondo una fonte alternativa a proteine e prodotti animali senza influire sulla qualità e, di conseguenza, contrastando la crudeltà verso gli animali.

L’ecosistema fino a oggi

Se in futuro potremo vedere scoperte più tangibili dominare le cronache, ecco alcuni importanti risultati non ancora così noti. La tecnica di editing del genoma CRISPR-Cas9 ha ricevuto il premio Nobel nel 2020, mentre la capitalizzazione di mercato di Crispr Therapeutics è triplicata a 11 miliardi di dollari. OpenAI ha rilasciato un modello linguistico che utilizza il deep learning per produrre un testo simile a quello umano, chiamato GPT-3. Per la prima volta i ricercatori hanno realizzato strutture simili all’embrione dalle sole cellule staminali. Questo ci aiuterà a capire come sia nata la vita nel suo insieme, sollevando al contempo problemi etici vitali.

Nel complesso, la quantità di finanziamenti e attività in Deep Tech sta vivendo un intenso boom. C’è stata una crescita del 20% all’anno negli investimenti privati globali nel settore dal 2015 al 2018. Questo numero è davvero impressionante se pensiamo che il Consumer Retail ha visto solo un aumento dell’11% negli investimenti privati globali dal 2017 al 2018. Secondo le stime preliminari di BCG, gli investimenti in Deep Tech (comprese Ipo, quote di minoranza, fusioni e acquisizioni e investimenti privati) sono più che quadruplicati in cinque anni, da 15 miliardi di dollari nel 2016 a oltre 60 miliardi nel 2020. Tuttavia, questi investimenti sono stati distribuiti in modo diseguale, con le industrie della biologia sintetica (56%), dell’intelligenza artificiale (16%) e dei materiali avanzati (14%), che costituiscono circa l’86% del totale. Anche se la biologia sintetica evidenzia una variazione annuale del 61% dal 2016 al 2020 ed è un segmento tecnologico in rapida crescita, questa distribuzione ineguale lascia solo il 14% dei fondi per altri verticali. Questa è un’occasione mancata per settori come il Quantum Computing, che è cresciuto con una variazione annuale del 115% dal 2016 al 2020. I finanziamenti in Deep Tech sono distribuiti in modo piuttosto diseguale anche a livello geografico. Gli Stati Uniti rappresentano, infatti, il 75% dell’investimento totale.

Tenendo presente questa crescita quadruplicata, in realtà ci si rende conto che la comunità degli investitori globali non ha ancora colto questa opportunità. Il Deep Tech si sta ancora sviluppando in modo irregolare e distorto ed è considerato un investimento di nicchia. La mancanza di investimenti iniziali in Deep Tech rispetto ad altri settori non è dovuta alla mancanza di liquidità, che è a livelli record (1,1 trilioni di dollari in Private Equity, 331 miliardi di dollari in Venture Capital e 250 miliardi di dollari in Growth Capital). Può essere invece principalmente attribuito alla mancanza di conoscenza delle industrie e all’incapacità delle aziende di promuovere un prodotto che sarà pronto per il mercato tra diversi anni a partire da oggi.

Futuro e trend del Deep Tech

La società di Venture Capital Draper Cygnus si aspetta una crescita del valore dell’equity a quota 50 trilioni di dollari entro il 2030, grazie alla convergenza di diverse tecnologie Deep Tech fondamentali e del raggiungimento di un livello di accelerazione che probabilmente creerà un’immensa quantità di valore e una trasformazione positiva nel mondo. Questo apprezzamento equivale a 5-10 volte la ricchezza creata negli ultimi dieci anni dall’attuale ondata tecnologica, come spiega Draper Cygnus.

Di seguito è riportato un elenco di alcuni dei settori che secondo la maggior parte degli investitori saranno in prima linea nell’innovazione nei prossimi anni.

  • Quantum Computing. Il mercato del Quantum Computing, o informatica quantistica, dovrebbe raggiungere secondo le stime 64,98 miliardi di dollari entro il 2030. La necessità di progressi nel Quantum Computing è guidata dall’adozione di tecnologie all’avanguardia che tendono ad avere dei propri requisiti di elaborazione e calcolo, come il machine learning. Oltre al fatto che l’energia necessaria per sostenere l’attuale infrastruttura informatica è insostenibile.
  • Industria spaziale e connettività. Una ricerca di Morgan Stanley mostra che l’industria spaziale globale, che attualmente ha un fatturato di 350 miliardi di dollari, può crescere fino a raggiungere un fatturato di oltre 1 trilione di dollari entro il 2040. Questo tema di investimento avrà un impatto su settori come l’aerospazio e la difesa, le telecomunicazioni, l’hardware IT e la banda larga satellitare, l’accesso a Internet. Alcune iniziative aerospaziali come i droni di comunicazione, logistica e trasporto si stanno già affermando nel mercato dei consumatori. Stanno anche contribuendo a fornire connettività in località remote, soprattutto ora con il 5G che dovrebbe raggiungere l’80% della popolazione globale entro il 2030, consentendo la nascita di nuovi servizi, modelli di business ed esperienze dei clienti.
  • Biologia sintetica. Si prevede che a livello globale la biologia sintetica nell’agroalimentare crescerà fino a 14,12 miliardi di dollari entro il 2025, con una variazione annuale del 34,56% dal 2020 al 2025. Le soluzioni AgriTech che si spostano dalle pratiche agricole tradizionali verso soluzioni più sostenibili, come lo sviluppo di soluzioni cell-based per la carne e il pellame, sono urgentemente necessarie per combattere problemi come l’insicurezza alimentare, il maltrattamento degli animali e il cambiamento climatico. Questa tecnologia può essere utilizzata anche nei settori della cura della persona, della moda e del lusso, degli enzimi industriali, dei prodotti farmaceutici, dei probiotici, della nutraceutica e dei prodotti chimici verdi.
  • Energia e CleanTech. Tutte le aziende innovative del Deep Tech devono essere consapevoli della sostenibilità dei loro prodotti. Il CleanTech è una delle industrie più importanti per i prossimi anni, sia finanziariamente che eticamente. Attualmente, uno dei maggiori ostacoli alla crescita del settore delle energie rinnovabili è la mancanza di tecnologia disponibile per lo stoccaggio. Le start-up innovative stanno risolvendo questo problema, sviluppando batterie e ottimizzandole con tecnologie basate su cloud, lavorano sull’energia rinnovabile da fonti pulite e rendendo l’energia nucleare più sicura.
  • Intelligenza artificiale. Le aziende stanno già spendendo collettivamente circa 20 miliardi di dollari ogni anno in prodotti e servizi di intelligenza artificiale, con un impatto su una moltitudine di settori come i trasporti, la produzione, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il servizio clienti, eccetera. La maturazione dell’IA consentirà nuove applicazioni, eliminerà il lavoro ripetitivo e supporterà talenti e servizi altamente specializzati a livello globale
  • Healthcare e Life Sciences. Non sorprende che, secondo le stime, il mercato della salute rappresenti la più grande percentuale di start-up Deep Tech, pari al 51% nel 2020. Questo numero e la previsione unanime di crescita da parte di investitori di ogni tipo sono senza dubbio influenzati dalla pandemia. L’applicazione per Deep Tech in questo campo include dispositivi medici a prezzi accessibili, diagnosi AI, medicina di precisione, interventi chirurgici assistiti da robot, servizi medici a domicilio e cure preventive.

Perché investire nel Deep Tech?

Oltre al fatto che gli investimenti in Deep Tech hanno un impatto reale sulle nostre vite, grazie alla radicale portata delle loro soluzioni, l’implementazione di tecnologie di successo promette anche multipli di ritorno elevati senza precedenti per gli investitori. Questo perché l’affermazione di un modello di business convincente in questo ambito garantisce un potere intrinseco della soluzione nella creazione di un proprio mercato o nella disruption di industrie esistenti. E fornisce inoltre all’azienda un prezioso vantaggio competitivo, poiché di solito i diritti di proprietà intellettuale sottostanti sono difficili da riprodurre o ben protetti.

Non solo: come accennato in precedenza, si presume spesso che le barriere all’ingresso siano piuttosto elevate, a causa degli alti costi di ricerca e sviluppo, e del tempo necessario affinché un nuovo operatore raggiunga lo stesso livello di maturità di un operatore già affermato.

A causa dei motivi appena citati, oltre ai dati finanziari disponibili, gli investitori effettuano una due diligence tecnica dettagliata, indagando sulla scienza alla base del modello di business, per assicurarsi che il team sia in grado di eseguire effettivamente l’idea e portare il prodotto sul mercato.

Ci sono, tuttavia, alcuni problemi associati all’investimento in Deep Tech. Uno di questi è il rischio di mercato. Dato che molte aziende vanno a caccia di finanziamenti nelle prime fasi della ricerca, quindi molto prima dello sviluppo di un prodotto o prototipo, ci sono pochissimi KPI per valutare la forza e la salute finanziaria dell’impresa.

Un altro problema che devono affrontare gli investitori che investono in un ampio spettro di settori è la mancanza di esperti interni specifici, che possano aiutare a valutare con precisione il potenziale della tecnologia alla base del prodotto.

In linea con un rapporto chiamato “The Deep Tech investment paradox” di BCG, l’81% delle iniziative di Deep Tech indica che gli investitori, in media, mancano di competenze scientifiche o ingegneristiche per valutarne il potenziale. Sono a disagio nel trattare con tecnologie sconosciute che riducono la loro portata di investimento. Per mitigare questo problema, i nuovi investitori tendono ad analizzare il valore dei brevetti, a sviluppare la propria rete di esperti, a collaborare con altri investitori e aziende chiave che hanno le competenze per valutare la tecnologia, o a utilizzare incubatori. In effetti, le grandi aziende svolgono un ruolo enorme nella convalida dei prodotti per i fondi rispetto a quanto avviene sul Consumer Tech.

In sostanza, settori come il Deep Tech richiedono un elevato senso di intuizione, conoscenza e capacità degli stessi fondi di Venture. I mancati investimenti in questo settore e la loro distribuzione ineguale, però, non solo rischiano di far perdere al capitale i frutti della prossima ondata di innovazione, ma rischiano anche di rallentare il progresso dell’umanità e la nostra corsa contro il tempo per combattere questioni urgenti come il cambiamento climatico. Per fortuna, grazie all’aumento degli investimenti e all’attenzione rivolta a questo settore, possiamo incoraggiarne lo sviluppo e immaginare un mondo tecnologicamente più avanzato e sostenibile, libero dai problemi umanitari che lo affliggono oggi.


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