The Society Magazine – Decrypting Tomorrow #5
La missione dell’aerospazio: portare i superpoteri alla gente comune


 
di Massimiliano Dendi and Shubhangi Sharma
26 Luglio, 2022

E’ uno dei verticali più rilevanti e riconosciuti nel Deep Tech, un settore che offre prospettive promettenti sia per la difesa che per le applicazioni commerciali. Anche in Italia, dove esiste un fiorente e variegato ecosistema

Se poteste avere un qualsiasi superpotere, quale vorreste che fosse? Per molte persone, la risposta sarebbe “la capacità di volare”. Questo probabilmente perché, come esseri umani, siamo sempre stati ossessionati dal “volo”, con suggestioni che vanno dai carri volanti, agli oggetti e persino alle ali personali, menzionate in molti testi storici. Curiosamente, per consegnare le lettere più velocemente, la gente in passato ha persino fatto ricorso ai piccioni. Anche ora, quando gli aerei e gli elicotteri sono diventati facilmente disponibili come mezzi di trasporto, molti sognano ancora di potersi semplicemente librare nei cieli a loro piacimento con i loro veicoli personali.

Lo “spazio” è un altro campo che ha sempre intrigato la coscienza dell’umanità. Come se, più ne sappiamo, meno ci rendessimo conto di sapere. Nonostante ciò, oltre a esplorarlo, siamo anche stati in grado di sfruttare le sue proprietà per creare risorse per i nostri progressi tecnologici, per esempio prendendo ispirazione dalla Luna come satellite e per poi crearne dei nostri.

Il fascino combinato delle due aree di cui sopra ha portato alla nascita del settore “Aerospace” che, in realtà, è un termine che si riferisce generalmente all’Atmosfera e allo Spazio profondo.

Il settore, in generale, si occupa di tutto ciò che riguarda il volo veicolare dentro e oltre l’atmosfera terrestre, facendone una delle più grandi e influenti industrie, con applicazioni sia private che pubbliche. Si tratta, infatti, di uno dei verticali più ampi e riconosciuti del settore Deep Tech. Le aziende Deep Tech non producono altro che scoperte innovative, e quindi, affinché un’azienda aerospaziale si possa definire come tale, il prodotto sviluppato non può essere il convenzionale aereo commerciale o un nuovo tipo di servizio correlato. Che si tratti di un drone o di un satellite, la soluzione di base deve essere il più inimitabile possibile, in grado di superare una sorta di confine tecnico o scientifico

Gli investitori stanno prestando attenzione

Possiamo dividere i recenti investimenti nel settore in due verticali tematici: Droni e Satelliti. Per quanto riguarda il sotto-settore dei droni, in particolare i taxi aerei senza pilota e i droni da carico, sono stati effettuati 3,8 miliardi di dollari di investimenti nel 2021 (+216,67% dal 2020) secondo un rapporto di Phystech Ventures (una società di VC Deep Tech earlystage). Questo ha portato allo sviluppo di non meno di 170 diversi e-VTOL (Electric Vertical Take-Off and Landing Vehicles) da quasi 130 Paesi diversi.

Per quanto riguarda il sotto-settore dei satelliti, nel 2021 17 miliardi di dollari (+ 86,81% dal 2020) sono stati investiti in 328 diverse aziende spaziali, come riportato da Space Capital (una società di Venture Capital). Gli Stati Uniti, comprensibilmente, hanno avuto la più alta percentuale di investimenti (62%), seguiti dal Giappone (30%) e poi dall’Italia (2%). Anche se a queste 328 aziende corrispondevano a diversi prodotti spaziali, la maggior parte degli investimenti è confluita in un particolare segmento: tecnologie di lancio e satelliti (95%); il resto è andato in ciò che riguarda la biosfera.

Anche i governi e le istituzioni internazionali di tutto il mondo, soprattutto in Europa, stanno notando il potenziale di questo settore. Il Programma Spaziale Europeo (già operativo con Copernicus, Egnos e Galileo), con un budget di 14,67 miliardi di dollari per sette anni a partire dal 2021, ne è un esempio. Il programma intende finanziare applicazioni basate su servizi come la navigazione e il cronometraggio, la sorveglianza e il tracciamento spaziale, e comunicazioni satellitari efficaci. Recentemente, singoli Paesi come Germania, Francia e Lussemburgo hanno anche fondato istituzioni comuni come Euro2Moon (ottobre 2021), per promuovere lo sfruttamento delle risorse basate sulla superficie lunare. Anche il ben noto “Piano Nazionale Di Ripresa E Resilienza” in Italia ha allocato 1,49 miliardi di euro per concentrarsi, tra l’altro, sulla comunicazione satellitare, l’accesso allo spazio, l’osservazione della Terra e altre applicazioni economiche in orbita.

Questo elevato investimento ha infine spinto le aziende del comparto aerospaziale a sviluppare prodotti che abbracciano diverse industrie e, quindi, clienti. Le applicazioni possono essere divise in due grandi categorie, quella commerciale e la difesa.

Applicazioni in ambito commerciale

La maggior parte delle applicazioni aerospaziali commerciali hanno un suono futuristico, qualcosa che viene direttamente dai romanzi e dai film di fantascienza. Tendono a essere ciò a cui la maggior parte delle persone pensa quando gli si chiede del futuro della tecnologia. Queste aziende aerospaziali sviluppano prodotti con applicazioni che cercano di migliorare la qualità della vita umana. I sotto-settori che attirano la maggior parte dell’attenzione sono i seguenti:

  • Mobilità: Iniziamo la lista da qualcosa che viene in mente a tutti quando si pensa all’aerospazio: le auto volanti. Sono state menzionate nei media fin dal 1890, quasi quanto l’invenzione delle vere automobili(1885). Tuttavia, è solo ora che ci siamo avvicinati alla realizzazione di questa visione secolare, attraverso i droni. Innovatori come Volocopter (con una valutazione di 1,7 miliardi di dollari), produttore di taxi aerei completamente elettrici, sta progettando di lanciare presto questo servizio. Anche una delle società nel portafoglio del fondo Cliffs di Milano Investment Partners SGR, Orb Aerospace, è nelle prime fasi di sviluppo di un aereo elettrico che consentirà a tutti di volare.
  • Logistica: I droni da carico hanno la capacità di risolvere enormi problemi logistici. Mentre molte aziende si stanno concentrando sulla consegna dell’ultimo miglio, c’è anche un’enorme opportunità nel settore della consegna del medio miglio. Entrambe le soluzioni possono crescere drasticamente a supporto dei servizi di consegna espressa, con una diminuzione di costi e tempi rispetto alle soluzioni attuali, migliorando la qualità della vita di più di un miliardo di persone nel mondo. Uno di questi esempi è Elroy Air, altra portfolio company del fondo Cliffs di Milano Investment Partners SGR, la cui missione è consentire la spedizione in giornata.
  • Maggiore connettività per le aree remote: I veicoli aerei automatizzati senza equipaggio possono aiutare a fornire una migliore connettività e l’accesso a internet a zone rurali lontane; un’altra delle società in portafoglio del nostro fondo Cliffs, Skydweller Aero, sta sviluppando droni solari a volo perpetuo, e una delle sue principali applicazioni ha proprio questo obiettivo. Di fatto, quasi 20 aziende a livello globale, tra cui Amazon, Boeing, Astra e Telesat, stanno progettando di lanciare circa 38.000 satelliti totali per fornire servizi a banda larga in aree remote del pianeta.
  • Assistenza sanitaria e di emergenza: Assistenza sanitaria e di emergenza I droni sono sempre più utilizzati per fornire un rapido accesso all’assistenza sanitaria: per esempio, Zipline, una start-up di droni utilizzati per le consegne (con una valutazione di 2,75 miliardi di euro), si è fatta strada in Paesi africani come il Ruanda e il Ghana, dove si utilizzano i suoi droni per trasportare vaccinazioni, sangue e farmaci salvavita. Anche i soccorritori di emergenza stanno già utilizzando i droni per aiutare le persone intrappolate in difficoltà, soprattutto in situazioni di pericolo. In alcuni casi, hanno aiutato a prevenire del tutto dei disastri
  • Lavori ad alto rischio: I droni possono anche essere utilizzati per eliminare il rischio di esposizione a sostanze chimiche, nocive e rischi connessi alle cadute dall’alto (una delle principali cause di morte nei luoghi di lavoro). Aziende come BASF, Royal Dutch Shell, AT&T e Dow Inc. hanno già iniziato a usarli. I droni sono utili inoltre per risparmiare sui tempi morti delle aziende, ottimizzando costi e produttività del personale di manutenzione.
  • Immagini geospaziali: Con l’aumento della domanda di tecnologie basate sulla localizzazione e i droni per la sorveglianza (già utilizzati in agricoltura, GPS, mappatura del crimine, mappatura del traffico stradale, ecc.), si prevede che le immagini geospaziali fornite dai satelliti saranno oggetto di una crescita immensa. Con la grande evoluzione del pilota automatico nelle auto e nello spazio aereo, alcune aziende automobilistiche, come ad esempio la cinese Geely, stanno cercando di produrre satelliti di proprietà.
  • Viaggi spaziali: L’azienda privata SpaceX ha fatto la storia nel 2020 come prima compagnia privata a mandare astronauti nello spazio. Da allora, c’è stato un elevato clamore intorno ai viaggi spaziali. Aziende come Boeing, Blue Origin, Virgin Galactic, e anche la NASA (in collaborazione con SpaceX), stanno incrementando i loro sforzi per portare in modo sostenibile clienti privati nello spazio. Questo settore, quello del turismo spaziale, rappresenta un’ulteriore opportunità, mentre aumenterà la domanda per la produzione di razzi propulsori.

Applicazioni nel settore della Difesa

Sebbene si rivolgano a un mercato commerciale più convenzionale, altre applicazioni come la sorveglianza, la logistica e le immagini geospaziali possono anche soddisfare e creare domanda in ambiti differenti, ovvero quello militare e della difesa. Una fonte di finanziamento significativa per le aziende aerospaziali private è stata quella dei governi internazionali (principalmente il governo federale degli Stati Uniti). Secondo un’analisi della società di consulenza finanziaria McKinsey, dei circa 18 miliardi di dollari investiti in Ricerca e Sviluppo nel comparto aerospaziale nel 2020, il governo federale degli Stati Uniti ne ha spesi 12 miliardi. E ora, soprattutto con l’attuale contesto geopolitico determinato dalla guerra in Ucraina, molti Paesi dell’Unione Europea – e non solo -, che avevano completamente abbandonato l’idea di un’elevata spesa per la difesa, sono stati costrettia rivalutare le proprie scelte. La Germania, ad esempio, che ha a lungo resistito alle pressioni per un incremento della spesa militare, sta ora progettando di aumentare la sua spesa per la difesa al 2% della sua produzione economica (oltre a un 100 miliardi di dollari) rispetto all’1,53% del 2021.

Questa è una buona notizia per le aziende aerospaziali di tutto il mondo, ma soprattutto per le aziende europee che stanno sviluppando droni per operazioni speciali come la ricognizione per fornire informazioni sul campo di battaglia, la logistica per consegnare carichi essenziali, e svolgere funzioni che possono essere considerate potenzialmente pericolose (i Paesi europei sono sempre più orientati ad aumentare la propria spesa in prodotti di difesa “made in Europe”). L’Unione Europea ha anche già lanciato diversi progetti come i droni EuroMale (Medium Altitude Long Endurance Remotely Piloted Aircraft System) e il Temptest (jet da combattimento di sesta generazione). Uno dei progetti che il Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti ha recentemente sostenuto è Anduril, uno sviluppatore di sistemi aerei autonomi a lungo raggio collegati tramite Intelligenza Artificiale, che ha appena raccolto 450 milioni di dollari con una valutazione di 4,6 miliardi di dollari.

L’Italia come hub per l’industria aerospaziale

Parlando di aziende aerospaziali europee sotto i riflettori, potrebbe essere sorprendente per alcuni lettori scoprire che l’industria aerospaziale e della difesa italiana è tra le prime dieci al mondo, con 300 Pmi e cinque attori regionali. Le applicazioni, ovviamente, spaziano dall’ambito militare a quello commerciale.

Il settore in Italia genera circa 13 miliardi di euro di ricavi ed è composto da una forza lavoro altamente qualificata di circa 64.000 dipendenti. L’ecosistema è costituito da molte organizzazioni internazionali ben riconosciute che fa da volano a piccole e medie italiane del settore focalizzate sulle attività a valle e a monte della catena di approvvigionamento.

Leonardo, la multinazionale italiana, nonché l’ottavo appaltatore della difesa a livello globale, supporta 52 siti italiani e si rifornisce da 4000 Pmi italiane. D-Orbit è un’altra tra le aziende diventate leader nella logistica spaziale e nei servizi di trasporto orbitale, dopo essere stata fondata solo nel 2011. L’organizzazione ha già consegnato più di 70 carichi utili nello spazio. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha anche una lunga storia di cooperazione bilaterale con altre agenzie spaziali internazionali. La NASA e l’ASI hanno partecipato a molte missioni spaziali di successo. Quella del dicembre 2021, IXPE (Imaging X-ray Polarimetry Explorer satellite), nata dalla partnership di successo delle due agenzie, ne è un esempio recente. L’Italia è anche coinvolta in programmi dell’Unione Europea come GMES e Galileo, ponendo il Paese al terzo posto in termini di contributo all’Agenzia Spaziale Europea.

Un settore promettente

In passato, la tecnologia satellitare ha già cambiato le nostre vite con innovazioni che ora consideriamo banali come i telefoni cellulari, le previsioni del tempo, le transazioni con carta di credito, il GPS, eccetera. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Con lo sviluppo delle tecnologie aerospaziali, la gente comune avrà accesso a una migliore qualità della vita. Consegne in giornata, taxi aerei, connessione internet ancora più veloce e accesso da remoto; maggiore protezione, migliore sicurezza alimentare, e forse anche viaggi nello spazio (per tutti), un giorno. Va detto molto chiaramente, che le invenzioni nel settore aerospaziale sono funzionali ad applicazioni di tipo commerciale. Tuttavia, può essere difficile distinguerne a monte l’utilizzo, poiché tali innovazioni fanno parte del progresso tecnologico portato dagli investimenti in spesa militare e in difesa, spesso criticati.

Con un contesto geopolitico in continuo cambiamento, forse entrambe le aree di applicazioni potrebbero rivelarsi utili e, alla fine, portare a un futuro migliore. Tuttavia, speriamo che il mondo del Venture Capital intensifichi i suoi sforzi nel fare la sua parte per contribuire a una ulteriore accelerazione del progresso tecnologico tanto necessario. Chissà, un giorno potrebbe aiutare le compagnie aerospaziali a sviluppare un altro superpotere tanto agognato, quello di viaggiare nel tempo.

Sarà anche interessante seguire i progressi dell’industria aerospaziale italiana nei prossimi anni e celebrare dei risultati che renderebbero il Paese orgoglioso e lo promuoverebbero come una delle economie scientificamente più avanzate al mondo.


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